Piegare i sacchetti di plastica per ridurne il volume può sembrare una perdita di tempo ma in realtà ci vogliono pochi secondi e lo spazio occupato diminuisce di un terzo!
Quando vado a fare la spesa mi porto dietro i sacchetti da riutilizzare, di stoffa o le retine ( che adoro!) però in un modo o nell’altro, anche facendo attenzione, i sacchetti di plastica arrivano a casa.
L’istinto sarebbe quello di appallottolarli o di annodarli su loro stessi prima di metterli in un unico sacchetto MA… sono molto voluminosi ed essendo figlia di madre ordinatissima ho copiato il suo metodo!
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Video tutorial su come piegare i sacchetti di plastica:
Da quando sono piccola ho sempre visto mia madre piegarli metodicamente per farne dei triangolini salva spazio e ad oggi lo faccio anche io ! Infatti non è solo una questione di fare ordine, ma anche di volume occupato. Guarda questa immagine.
Da quando sono piccola ho sempre visto mia madre piegare metodicamente i sacchetti di plastica e ad oggi lo faccio anche io ! Infatti non è solo una questione di fare ordine, ma anche di volume occupato. Guarda questa immagine.
Il mucchio alla mia sinistra e quelli ripiegati alla mia destra sono lo stesso numero di sacchetti! È evidente, dunque, che si debba ottimizzare lo spazio.
Come si piegano, allora? È molto semplice e te lo spiego in questo video tutorial.
Si prende un sacchetto e si apre bene. Lo si liscia, quasi come se lo si dovesse stirare.
A questo punto si ripiega su se stesso, una prima volta, dal lembo di uno dei due manici verso interno, di un terzo.
E una seconda volta, dal lembo dell’altro manico.
In pratica, si ripiega in tre parti per il verso della lunghezza.
Dopodiché, partendo dal fondo, si forma un triangolo e lo si piega su se stesso tutte le volte che la lunghezza del sacchetto lo consente.
Così.
I manici si infilano nell’ultima piega, che forma una specie di tasca.
È semplice, vero? e soprattutto una volta capito il metodo ci vogliono pochi secondi!
Ecco come fare!
Brava Barbara. Lo faro’ senz’altro
Me l’ha insegnato mia madre circa 30 anni fa… ed io continuo a farlo tutt’ora