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Lo shibori è una tecnica giapponese di decorazione del tessuto. ( puoi trovare qui una spiegazione più approfondita e anche un po’ di storia) Come tutte le cose giapponesi, perlomeno nel mio immaginario, è ordinato! Non prendi il tessuto a casaccio , ci metti qualche elastico sparso e tingi. No, è tutto più meravigliosamente ordinato ed estetico ed è per questo che ogni volta che incontro una tecnica giapponese mi innamoro. Prima di farti vedere il video devo fare 2 precisazioni.

Volevo assolutamente usare l’indaco ma non sono riuscita a trovare il pigmento né la tintura per tessuti di questo colore, neanche online. O perlomeno, l’ho trovato in Inghilterra ma farsi spedire qualcosa dal Regno Unito dopo la Brexit è difficile e costoso. Quindi ho comprato un kit nel quale ho trovato non solo il pigmento, ma anche tutti gli altri ingredienti.

La seconda precisazione è che sono stata poco paziente e non ho continuato con i bagni di colore. Ne ho fatti un po’, poi ho sciacquato e aperto perché volevo vedere il risultato. Una volta asciutta la stoffa, sono apparse fantasie perfette ma il colore sarebbe potuto essere più intenso.

Se ti piacciono i tutorial ispirati al Giappone, puoi guardare quelli sul Furoshiki, la mia interpretazione del Kintsugi (questa tecnica la voglio riusare), e i fiori di carta.

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Lo Shibori è di fatto un tie and dye: il video tutorial

Occorrente:

Occorrente
  • Pigmento indaco
  • Idrosolfito di sodio
  • Soda caustica
  • Elastici
  • Spago
  • Cartone
  • Forbici
  • Cucchiaio
  • Mollette
  • Guanti
  • Ferro da stiro
  • Tessuto di cotone

Lo Shibori è di fatto un tie and dye: come fare

Ho deciso di farti vedere prima i vari tipi di piegatura suddividendoli, e poi la tintura che è lo stesso procedimento per tutti.

Stirare il tessuto man mano non è fondamentale ma è meglio perché le pieghe vengono più nitide

Io ho lavorato su pezzi di tessuto quadrati ma il procedimento vale a prescindere dalla forma del tessuto.

Gli elastici

Piega il tessuto a metà, poi piega la metà altre 2 volte a fisarmonica. Gira il tessuto e procedi allo stesso modo anche sull’altra metà. Sono in tutto 5 pieghe e sono sempre a fisarmonica. Alla fine si ottiene un rettangolo stretto e lungo.

Con degli elastici stringi la stoffa , come se la dovessi bloccare. Lascia qualche centimetro libero alle 2 estremità . Io ho deciso di metterli ad intervalli regolari.

Quando fai le legature tieni presente che dove stringi, la tintura passa con più difficoltà creando le parti chiare o addirittura bianche.

Cartone e spago

Piega il tessuto come per gli elastici, 5 pieghe a fisarmonica.

Piega a fisarmonica il rettangolo ottenuto fino ad ottenere un cubetto ( un parallelepipedo?) Puoi decidere quanto fare grandi le pieghe a seconda della lunghezza del rettangolo

Una volta piegato il tutto, posiziona il cartone tagliato a misura sia sulla parte superiore che su quella inferiore del cubetto ( chiamolo così per semplicità!)

N.B: È importante che la dimensione del cartone sia inferiore alla superficie del cubetto ( mamma mia mi sembra di essere tornata a scuola, geometria!). Come ti dicevo qui sopra, il cartone serve a schermare la stoffa che tendenzialmente in quel punto resterà bianca. Conviene quindi lasciare i bordi liberi cosicché la tintura possa penetrare creando dei riquadri, altrimenti il tutto rischia di rimanere parecchio bianco….

Una volta sistemato il cartone fermalo con lo spago, tirando ma non troppo per non arricciare la stoffa. Chiudi con un nodo.

Stecchette

Stecchette

Piega il quadrato di stoffa a metà poi piega una metà a metà (!) gira la stoffa e piega allo stesso modo anche la seconda metà. In questo caso le pieghe sono solo 3 e non 5 come per gli elastici e il cartone e spago.

Piega un angolo del rettangolo fino al bordo per ottenere un triangolo ( aiuto! ancora geometria, chi l’avrebbe mai detto?!) gira la stoffa e segui il triangolo. Continua fino in fondo, girando ogni volta la stoffa. Mi raccomando è molto importante che tutte le pieghe siano a fisarmonica!

Prendi 2 stecchette, posizionale sopra e sotto in modo da bloccare l’angolo del triangolo ( se lo chiamassimo tramezzino?!) e fermale con 2 elastici, tirando bene. Fai la stessa cosa sull’altro lato

Le mollette

Come per le stecchette , le prime pieghe sono solo 3. Metà e poi ancora le due metà.

Piega a fisarmonica tutto il rettangolo per ottenere un cubetto. Essendo le pieghe iniziali solo 3, il parallelepipedo è sottile, tanto da poter essere bloccato con delle mollette. Ne ho usate 3 , puoi usarne quante vuoi.

Preparare la tintura

Come ti ho detto all’inizio, non riuscendo a trovare il pigmento ho comprato un kit e mi sono attenuta a dosi e istruzioni del kit, che riporto qui sotto.

In una bacinella capiente metti 3 cucchiai di pigmento indaco e 3 cucchiai di idrosolfito di sodio . Aggiungi 3,5 litri d’acqua . Io ne ho messa prima un po’ per sciogliere al meglio le polveri e poi ho aggiunto il restante.

Gira bene e lascia riposare 10 minuti.

Aggiungi 2 cucchiaio di soda caustica e di nuovo mischia bene.

N:B: Questi prodotti non sono inodori, lascia aperte le finestre per arieggiare

Tingere

Questa è stata la parte più sorprendente!

Bagna la stoffa in acqua pulita e strizzala prima di iniziare.

Mi raccomando lavora con i guanti e proteggi le superfici di lavoro.

Immergi la stoffa nella tintura e lasciala ammollo qualche minutio. Tirala fuori, strizzala e … è tutta verde!!!!! Diventa blu solo dopo qualche minuto a contatto con l’aria. Troppo divertente!

Ricomincia più volte questa operazione di immersione . Più volte lo fai e più il colore finale sarà intenso.

Passaggi finali

Una volta finita la fase della tintura, apri i “pacchettini” e sciacqua la stoffa sotto l’acqua corrente fino a che l’acqua non scende pulita.

Non ti preoccupare se alcune parti sono ancora verdi, vedrai che a contatto con l’aria in pochissimi istanti vireranno al blu.

Fai asciugare la stoffa poi, una volta asciutta mettila ammollo in acqua calda e aceto per 20 minuti. Lascia asciugare

Lava il tutto con un detergente neutro

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