Lo shou sugi ban o Yakisugi è una tecnica giapponese per laquale la superficie del legno viene bruciata per renderlo più resistente all’acqua, al fuoco, ai funghi. Detta così sembra un po’ strano ma tant’è.
Ovviamente cari bricoleurs, noi ci occupiamo dell’aspetto decorativo di questa tecnica. Una volta bruciata la superficie di crepa, come fosse un cretto nero di Burri, e diventa molto interessante. Penso che il piano di un tavolo realizzato così sia bellissimo, soprattutto se sigillato nella resina!
Shou sugi ban un’interessante tecnica giapponese: il video tutorial
Occorrente:
- Bruciatore da cucina
- Panno
- Guanti in lattice
- Olio di lino
- Resina bicomponente trasparente
- Bilancia
- Contenitore per resina
- Bastoncino
- Spazzola di ferro
Shou sugi ban un’interessante tecnica giapponese: come fare
Forse questa è la volta che mi sono divertita di più facendo un tutorial, ed è per questo che esordisco con la frase ” avrei voluto un lanciafiamme”! Ma alla fine questo piccolo bruciatore da cucina è stato perfetto, ha fatto il suo dovere ed eventualmente so di poterlo riutilizzare in cucina, dove finalmente mi potrò cimentare nella crème brulée !!
Mi raccomando, tieni a portata di mano un secchio con dell’acqua per ogni evenienza, e tendenzialmente poggia il legno su una superficie ignifuga, anche se effettivamente con il bruciatore si riesce a controllare perfettamente la fiamma.
Si tratta molto semplicemente di bruciare la superficie del legno con il bruciatore.
Pochi giorni prima di girare il video, passeggiando con Bieco, ho visto degli operai in strada che usavano il tipico saldatore, quello con la bomboletta blu. Avevo pensato di prendere quello ma poi mi è sembrata più semplice e riutilizzabile quello da cucina. Dopo qualche giorno il mio amico attrezzista mi ha confermato che sul set dell’ultimo film sul quale aveva lavorato usavano tutti il mio, è stata quindi una buona scelta!
Tieni il bruciatore ad una distanza di una ventina di cm dal legno, insisti fino a che la parte è bruciata e poi spostat leggermente la fiamma.
La superficie deve bruciare, l’idea è proprio che si carbonizzi.
Brucia tutta la superficie , anche i laterali in modo che anche i laterali diventino neri e bruciati.
Più insisti su un determinato punto, più si creano delle specie di “squame” caratteristiche del legno bruciato. Sta a te decidere fino a che punto arrivare.
Una volta bruciata tutta la superficie hai 3 finiture possibili.
1. Spazzola e resina
Usa la spazzola di ferro per asportare tutta la parte carbonizzata. Il legno sottostante sarà comunque più scuro del colore di partenza ( il mio era chiarissimo ) e le sue venature saranno molto più evidenti, anche un po’ in rilievo. È un effetto molto interessante.
Puoi proteggere la superficie come vuoi , io ho deciso di usare una resina bicomponente
I due componenti della resina vanno pesati e poi miscelati tra di loro. Le proporzioni sono sempre scritte sui barattoli e non è un’operazione che puoi fare a occhio.
I due componenti vanno poi mischiati accuratamente per qualche minuto, cercando di inglobare meno aria possibile nella miscela. Più aria significa più bolle!
Una volta fatto tutto ciò, versa abbondante resina sulla superficie e spalmala. Io ho usato un bastoncino. Cola la resina sia sulla parte piana che che sui bordi laterali . Se si formano delle bollicine puoi eliminarle con una passata di phon oppure nebulizzando dell’alcool.
2. Resina
Stesso procedimento del paragrafo precedente, senza però spazzolare il legno carbonizzato.
3. Olio
Versa dell’olio di lino sul legno e stendilo con uno straccio sulla superficie bruciata. Vedrai che lo straccio si sporcherà di fuliggine. Lascia penetrare l’olio per bene e dopo 12/24 ore ricomincia. Continua fino a saturazione, quando cioè lo straccio non si sporcherà quasi più
Pensando alla creazione di un piano per un tavolo penso che la finitura migliore sia quella con la resina, anche se può essere più dispettosa del dovuto
Ecco come fare!
Se ti piace lavorare con il legno vero o finto puoi guardare gli altri tutorial come quello su come dipingerlo, come costruire un‘étagère trasportabile, come creare un’applique o un tappetino. Oppure puoi finalmente scoprire cosa sono le macchie gialle che affiorano dopo la pittura!