La mia nuova porta!

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È davvero straordinario vedere quanto sia importante per gli amanti del bricolage dipingere il legno: è uno degli argomenti più gettonati, su cui mi chiedete più spesso informazioni. Ne abbiamo parlato spesso. Abbiamo visto insieme anche come usare una vernice molto particolare. Abbiamo parlato dello shabby chic facendo insieme una mensola. Ma fra le domande che mi fate c’è sempre una qualche richiesta molto specifica. E quindi, siccome spesso mi chiedete anche come verniciare porte da interni e si tratta, altrettanto spesso, di porte di legno, ecco qui l’idea, semplicissima ma efficace, che ti propongo oggi: vediamo insieme come dipingere una porta grezza.

La tecnica è simile anche se vuoi ripristinare un vecchio armadio

(sponsorizzato da OBI)

Video tutorial: dipingere una porta di legno grezzo

Occorrente:

Tutto quel che ho usato per questo progetto
  • Nastro adesivo di carta
  • Levigatrice
  • Carta vetrata
  • Fondo per legno all’acqua
  • Smalto colorato
  • Pennelli

Dipingere una porta di legno grezzo: come fare

Per comodità, ho messo la porta su due cavalletti di legno.

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La prima cosa che faccio è proteggere le cerniere. Potrebbe sembrare una preoccupazione inutile ma visto che quasi sicuramente ci finirebbe della vernice sopra e visto che poi, per pulirle, dovrei mettermi a cercare il solvente adatto, meglio lavorare pulito. Ci vogliono due minuti, anche meno, e un po’ di nastro carta, accessorio imperdibile per chiunque faccia fai da te.

Proteggo le cerniere con il nastro carta
Così proteggo le cerniere con il nastro carta.

Fatto questo, ora forse ti sorprenderò!
Di solito spiego sempre, a costo di essere noiosa, che prima di iniziare a passare fondo e vernice è necessario carteggiare. Ma qui non lo farò e passerò per prima cosa il fondo all’acqua che ho scelto.

Perché questo cambio di ordine nei passaggi? È semplice. Ogni tipo di legno ha le sue regole. Quando ho provato a lavorare su questa porta mi sono accorta che sul legno così grezzo, anche carteggiando e poi passando il fondo, il pelo del legno veniva fuori, si rialzava. Allora, a questo punto, conviene passare direttamente il fondo. E poi carteggiare.

Passo il fondo per legno all’acqua con appositi pennelli per la vernice all’acqua

Perché ho scelto un fondo all’acqua? Per un sacco di buoni motivi. Lo preferisco in generale, anche perché ha un odore meno forte e perché gli utensili si lavano molto più facilmente. Sono una fan dei prodotti all’acqua!

Il fondo va passato dappertutto, ovviamente.

Quando avrai finito di dipingere e la porta sarà asciutta, ti accorgerai che il legno avrà tirato fuori tutto il pelo.

Ecco perché, come ti dicevo, è questo il momento di carteggiare ed ecco perché abbiamo fatto il procedimento al contrario.

Sulla scelta della carta vetrata ho fatto un video tutorial apposito. In questo caso scelgo una grana 150-180.
Qui poi, come vedi, ho usato una levigatrice, che mi velocizza un bel po’ il lavoro.

Quando la porta ha avuto il fondo, si è asciugata ed è stata carteggiata, finalmente è pronta per essere dipinta.

Se il legno non è nuovo e dopo avere passato il fondo appaiono delle macchie giallastre si tratta del tannino, nemico giurato del decoratore e del pittore. Il tannino è una sostanza contenuta nel legno che riaffiora al contatto dell’acqua ed è molto difficile da coprire. Se vuoi saperne di più clicca qui

Ecco la prima mano di smalto.

Ho scelto di usare una vernice a smalto (e anche sull’eterna lotta fra lavabile e smalto ho scritto e girato un video tutorial!). I motivi sono molto pratici, se vuoi anche un po’ di natura “casalinga”. La vernice lavabile, infatti, è molto porosa. Le porte interne sono porte che si usano tantissimo e si sporcano in un attimo. Quindi, in questo caso, la scelta dello smalto ha una ragione pratica, oltre che estetica.

Quando la prima mano di vernice è asciutta è il momento di essere precisi e pazienti: bisogna di nuovo carteggiare, questa volta con una carta vetro con una grana molto sottile (220) e a mano, per levigare ancora di più lo smalto.

Poi è il momento della seconda mano.

La seconda mano di smalto. Ce ne va anche una terza, forse!

Non bisogna cedere alla pigrizia. Due mani ci vogliono. E probabilmente ce ne vorrà anche una terza, sempre carteggiando fra una mano e l’altra.

Da porta grezza a porta smaltata

La mia nuova porta!

Ecco come fare!

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