Decorare delle tazze con lo smalto per unghie può essere la soluzione ideale per recuperare delle tazze spaiate che possono così diventare dei bei portapenne , porta pennelli da trucco e nel mio caso, porta pennelli per dipingere.

Se poi ti diverte il procedimento lo puoi riutilizzare per decorare delle uova di Pasqua.

Come decorare una tazza con lo smalto per le unghie: il video tutorial

Occorrente:

  • una tazza
  • smalto per unghie colorato
  • un recipiente pieno d’acqua

Come decorare una tazza con lo smalto per le unghie:


Versa nell’acqua dei rivoli e/o delle gocce di smalto per le unghie e immergi abbastanza rapidamente la tazza passandola nel colore in modo che questo aderisca al suo esterno.
Lascia asciugare

Un consiglio: se vuoi avere delle sfumature di colore muovi leggermente la superficie dell’acqua con uno stuzzicadenti, in questo modo non solo i colori si mischieranno tra loro ma otterrai anche delle zone molto più chiare, delle vere e proprie velature!

Info: Queste tazze non possono andare in lavastoviglie ma la decorazione è sorprendentemente più duratura del previsto.

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Io ne ho una da oltre un anno ed è perfetta.

Tazze decorate con smalto per unghie

Ecco come fare!

8 Commenti

  1. mia figlia me ne ha fatta una ed è bellissima ne manderemo una a suo fratello con i colori del Milan

  2. Ciao Barbara, ma posso utilizzarle normalmente per la colazione? o hanno solo un uso decorativo? Ciao Grazie Sei bravissima

  3. Ciao Barbara ma posso utilizzare anche altro materiale come legno, carta, cartone, vetro grazie
    ps: sei sempre bravissima

  4. Posso usare la stessa tecnica sostituendo le tazze con Boccacci di vetro?

    • Certo che sì! Se provi nel caso mi mandi le foto? 🙂

  5. Come si smaltisce poi l’acqua? Dove la butto?

    • Ciao Elena, ottima domanda, bisogna sempre pensarci! In realtà vedrai che le gocce di smalto sono poche e comunque tendono a posarsi tutte sulla tazza. Quelle che dovessero rimanere, le puoi raccogliere con un foglio di carta assorbente che potrai buttare nell’indifferenziato. A quel punto resta solo l’acqua.

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